
La Costa Tirrenica Cosentina
SAN NICOLA ARCELLA
San Nicola Arcella è la meta di migliaia di turisti durante la stagione estiva. Un posto incantato in provincia di Cosenza che regala forti emozioni agli amanti dei luoghi incontaminati. Il borgo, che sorge a circa 110 metri sul mare, si affaccia a strapiombo su acque limpidissime e spiagge dorate. Fa parte della Riviera dei Cedri, che presenta scorci paesaggistici di un certo rilievo. Un tratto di costa intriso di fascino per le sue scogliere e le grotte che la natura ha creato. Una di queste, l’Arcomagno, è tra i soggetti più fotografati della Calabria e di sovente campeggia sulle prime pagine dei magazine estivi. Scegliendolo per trascorrere una giornata al mare, lo stupore pervaderà di fronte all’enorme sperone alto circa 20 metri e alla grotta che si è creata con gli anni dando vita ad una piccola, paradisiaca, spiaggia. La Grotta dell’Arcomagno è conosciuta anche come la Grotta Saracena, perché un tempo era il passaggio utilizzato dai saraceni per raggiungere la costa. Qualche chilometro più a nord di San Nicola Arcella c’è la rinomata Isola di Dino. Le dimensioni dell’isolotto sono ridotte, pertanto non si può far altro che esplorare e ammirare i 50 ettari di vegetazione e scogliere che la compongono. Presenta diverse grotte millenarie e falesie calcaree che si tuffano nel mare cristallino. All’estrema punta a ovest dell’isola si scopre la stele dedicata alla Madonna della Grotta.
CIRELLA
Cirella è una frazione del comune di Diamante, altra perla del Tirreno cosentino. Ha una storia antichissima, tanto da essere stata considerata un importante porto in epoca romana e della Magna Grecia. Si tratta di un territorio florido di testimonianze archeologiche, tra cui spicca l’antica cittadella diroccata. Cirella fu distrutta più volte nel corso della storia e sempre da invasori provenienti dal mare. iniziarono le truppe di Annibale durante le guerre puniche, poi toccò ai Saraceni al tempo delle loro razzie e poi ai Francesi nell’Ottocento. Il convento di San Francesco fu costruito nel 1545. Cirella, inoltre, dà il nome alla piccola isola che affiora non distante dalla sua frequentata spiaggia. Nella parte più alta sono evidenti i resti di una torre che faceva parte del sistema di salvaguardia della costa dalle incursioni saracene. I turisti sono attratti dai fondali attorno all’isola, che, talvolta, restituiscono importanti reperti e che sono caratterizzati dalla presenza della posidonia. E’ una pianta acquatica che forma una vera e propria prateria sottomarina.
DIAMANTE
Diamante è l’attrazione principale dei turisti nell’alto Tirreno cosentino. Nel tempo si è aperta così tanto agli ospiti stagionali che ha implementato il fascino del suo antico e genuino fascino. Le case del centro storico, tutte arroccate su di un promontorio a picco sul mare, si presentano ancora oggi in tutta la loro elegante semplicità. I vicoli del centro storico di Diamante sono coloratissimi. Dei murales, infatti, raffigurano i simboli del posto e dell’accoglienza. Ogni vicolo racconta una storia e ogni casa, con il suo murales, rappresenta uno spezzone, una vignetta di quella storia. Sono davvero tantissimi e non basta una giornata per ammirarli tutti, anche perché il numero dei vicoletti del centro storico è elevato. Il lungomare, inoltre, è sempre ordinato e pulito, così come le strette stradine laterali.

SAN LUCIDO
La bellezza di San Lucido inizia a farsi conoscere non solo in Calabria. Il pubblico, sempre più numeroso, col passare degli anni e con l’aumentare della pubblicità, apprezza con convinzione questo altro angolo di costa. Il borgo offre un panorama mozzafiato. Dal “Miramare” in piazza si possono ammirare mare, monti, larghe vedute fino ad arrivare persino alle coste siciliane. Di notte lo spettacolo della Panoramica si colora di luci creando uno scenario suggestivo. In particolare sono illuminati a giorno gli archi che sorreggono l’enorme terrazza sullo sperone roccioso. Di sera la movida si tinge di colori e luci nella magica Via dei Lampadari, una vera esplosione di gioia e bellezza. E’ qui che migliaia di giovani e di vacanzieri si ritrovano per trascorrere delle ore in compagnia sorseggiando un drink o degustando un buon gelato. Quello alla mandorla è particolarmente ricercato e apprezzato.
FIUMEFREDDO BRUZIO
Già dal 2005 il borgo di Fiumefreddo Bruzio è considerato tra i più belli d’Italia. E’ sul promontorio roccioso, esattamente su una propaggine di Monte Cocuzzo, che sprigiona la sua bellezza. La sua è una conformazione morfologica molto particolare tanto che è la vetta più alta della catena costiera dell’Appennino Paolano. Dal mare, infatti, si inerpica fino a circa 1500 metri. Non è da perdere la Chiesa Matrice all’entrata del borgo, datata 1540 e sulla cui facciata sono poi stati eseguiti diversi interventi. All’interno sono conservate le splendide tele di Francesco Solimena e di Giuseppe Pascaletti, autore anche della pala d’altare. Meravigliosi, inoltre, sono i ruderi del Castello, che è noto come “Palazzo della Valle” ed è costruito sulla parte alta del borgo, sugli strapiombi del vallone. Il panorama conduce lo sguardo nelle giornate più limpide da un lato fino alla Sicilia e alle Isole Eolie e dall’altro fino a Capo Palinuro.