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Ionio Cosentino

Ionio Cosentino

CATROVILLARI

Castrovillari è la capitale del Parco Nazionale del Pollino. Centro più grande del comprensorio, vanta una serie di strutture che vale la pena visitare dal vivo. La prima è il Castello Aragonese, costruito nella seconda parte del 1400 per volere del re Ferdinando d’Aragona preoccupato per le rivolte in Calabria. Si dice che le sue prigioni fossero spaventose. Erano infatti caratterizzate da cunicoli stretti e lunghi e da celle prive di luce. Nella “Torre dell’Infame” venivano inoltre inflitte torture e punizioni inenarrabili ai detenuti. Castrovillari ospita anche il Protoconvento francescano, costruito nel 1220 e primo nel suo genere a sorgere nella nostra regione. Fu edificato per volere del Beato Pietro Cathin, discepolo di San Francesco d’Assisi da cui non si discostò mai. Dopo che i francesi ne ordinarono la chiusura nell’800, riaprì i battenti in tempi moderni per ospitare il Museo Archeologico di Catrovillari, la Pinacoteca e il Teatro Sybaris. Se nel museo è conservato in particolare lo scheletro di un guerriero del 300 a.C., la Pinacoteca raccoglie tutti i quadri del maestro Andrea Alfano. 

CIVITA

Civita è un posto affascinante, custode di incantevoli scorci paesaggistici, di bellezze di interesse storico e incrocio di culture differenti. Non a caso è inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”. Sul posto è marcata la presenza della popolazione arbereshe, un’etnia italo-albanese che da secoli sfoggia fieramente costumi coloratissimi e tradizioni legate al rito greco-bizantino. Anche il dialetto è figlio di un ceppo differente rispetto a quello del resto della Calabria. Le abitazioni affondano le radici nella notte dei tempi, tanto che vengono definite “case parlanti”. Sono dotate di particolari camini con un duplice compito: quello classico di disperdere il fumo e quello protettivo nel tenere lontano gli spiriti. Visitando il borgo è obbligatoria una tappa alla balconata da cui si può scorgere il celeberrimo “Ponte del Diavolo”, detto anche “Grand Canyon del fiume Riganello”, con le sue gole. Facile, inoltre, imbattersi in gufi, barbagianni, falchi e in una magnifica aquila reale. Se doveste vederla, si chiama Abel… 

CASSANO ALL’JONIO

Cassano all’Jonio affonda le proprie radici nella presenza degli enotri sul territorio. Fu fondata insieme a Sibari e con questa distrutta dai crotoniati. Di particolare interesse è la cattedrale della Natività di Maria e il palazzo episcopale che gli sorge di fianco. Il centro storico si staglia al centro di due costoni rocciosi. Il primo è detto “Pietra Castello” per via dei ruderi presenti al suo interno, il secondo “Pietra San Marco”. Se si va a caccia di un po’ di relax, l’ideale sono le Terme Sibarite che vantano acque medicamentose. Si tratta di acque sulfuree che derivano da cinque differenti sorgenti naturali. A temperatura costante di 25°, sono una vera rarità biologica. 

SIBARI

Per gli amanti della Magna Grecia, Sibari è l’ideale. Fondata dagli Achei in fuga, rappresentò un centro di importanza enorme. Il Parco archeologico, grande 50mila metri quadrati, raccoglie quanto resta delle tre città di origine greca che controllavano il territorio: Sibarys, Thurii e Copia. In particolare è semplice trovare le tracce della rete stradale dell’impianto ippodameo, le rovine di un teatro e le fondamenta di edifici dell’epoca. La collezione di manufatti, cimeli, abiti, armi e oggetti del periodo che parte dall’età del bronzo e arriva fino alla tarda età romana, si possono contemplare nel Museo archeologico nazionale della Sibaritide. Ai visitatori è offerta la possibilità di comprendere usanze e costumi dell’epoca. Questo grazie agli innumerevoli reperti ritrovati nelle necropoli di Sibari e alla lastra di Kleombrotos figlio di Dexilaos, che racconta la vittoria di un cittadino di Sibari ai giochi olimpici nel VI secolo a.C. Cambiando genere, il parco Sibari Avventura offre la possibilità di cimentarsi in percorsi tra ponti sospesi, arrampicate e scalate in un ambiente incontaminato. Per chi fa dello sport estremo un must, guai a non affrontare le Gole del Raganello in una spedizione organizzata lungo un canyon di 13 chilometri. Si potranno ammirare dal vivo un paesaggio fantastico, i segni dell’erosione dell’acqua nelle rocce e una natura viva.

ROSSANO

Rossano è detta “La Bizantina” in quanto rappresentava nell’impero di Bisanzio un centro politico abbastanza quotato. Viene definita, per la qualità delle opere presenti, anche la “Ravenna del Sud”. Questo perché il centro storico è ricco di palazzi signorili e la cattedrale di Maria Santissima Achiropita (XI secolo) è in puro stile barocco. Nel Museo diocesano è conservato il Codex Purpureus Rossanensis. Si tratta di un antichissimo evangeliario greco del VI secolo di origine bizantina, nominato Patrimonio UNESCO. La Fabbrica Amarelli porta avanti una delle storiche attività della Calabria fin dal 1731: la produzione della liquirizia. La sede ospita il Museo della Liquirizia, quella di Rossano da più parti riconosciuta la migliore del mondo. 

CORIGLIANO

Il Castello Ducale di Corigliano è tra quelli “meglio conservati esistenti nell’Italia meridionale” e domina fin dall’XI secolo l’accesso alla parte sud dell’area di Sibari. La maestosità della fortezza si è tramutata man mano negli anni da avamposto militare a residenza elitaria. Restaurato di recente, ospita la Biblioteca della Magna Grecia, il Museo dell’Immagine (l’Archivio Sanseverino-Saluzzo-Compagna) e il Museo dell’Avventura Umana nella Sibaritide.

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