
I salumi di Calabria
I Salumi di Calabria sono una delle eccellenze della regione e la produzione affonda le proprie radici già nel periodo della Magna Grecia. In una terra dedita principalmente all’agricoltura, l’allevamento del maiale non risultava mai eccessivamente dispendioso. Anzi, la sua prolificità garantiva alimenti anche per le fasce più povere. A distanza di secoli le tecniche si sono raffinate, ma le usanze si sono mantenute intatte. Il rispetto dei canoni della cucina calabrese e le produzioni di tipo artigianale caratterizzano le maestrie di cui sopra, magari anche con l’aggiunta di un tocco di peperoncino. Le quattro DOP dei salumi nostrani sono: salsiccia di Calabria, Soppressata di Calabria, Pancetta di Calabia e Capocollo di Calabria. Impossibile, però, non menzionare la ‘nduja di Spilinga che vanta migliaia di imitazioni in tutto il mondo. E’ preparata con una ricetta predefinita: un terzo di peperoncino, due terzi di carne di maiale e una leggera affumicatura.
La salsiccia di Calabria DOP
E’ caratterizzata dalla forma cilindrica, ben amalgamata e a breve stagionatura. Si ricava dalle carni della spalla e del sottocostola dei suino, a cui vengono aggiunti ingredienti aromatici naturali. La salsiccia di Calabria DOP viene conservata in ambienti freschi, appesa pittorescamente al soffitto per garantirne una conservazione di almeno dodici mesi. Da sempre è praticamente un must gastronomico per tutto il Sud Italia ed ha ispirato numerosi piatti tradizionali. Viene servita come antipasto insieme ai formaggi locali, nella pasta o perfino in alcuni secondi.
La soppressata di Calabria DOP
Ogni angolo di Calabria ha un modo differente di realizzare la propria soppressata. Sul Tirreno cosentino, a Longobardi per la precisione, viene preparata con l’aggiunta di sale, pepe rosso piccante in polvere, crema di peperone e vino rosso. Nel reggino, invece, viene preparata solo con finocchietto selvatico e pepe rosso. Anche la soppressata di Calabria DOP ha una forma cilindrica, ma più schiacciata. Rispetto alla salsiccia è più stagionata ed ha una medesima forma di conservazione.
La pancetta di Calabria DOP
Viene ricavata dal sottocostato del maiale e deve stagionare almeno per un mese con umidità relativa a temperature controllate. La pancetta di Calabria DOP, successivamente, va tenuta in ambienti freschi e asciutti. Si consuma tagliata finemente a fette e viene degustata con del buon pane locale. In cucina si utilizza nella preparazione dei soffritti e per la realizzazione di primi piatti.
Il Capocollo di Calabria DOP
Il capocollo di Calabria DOP ha un colore rosso più o meno acceso a causa della presenza del peperoncino macinato. Dal sapore delicato, emana un profumo caratteristico adatto agli antipasti e ai secondi piatti. Si gusta solitamente accompagnato da un bicchiere di vino rosso locale e dall’immancabile pane casareccio.